martedì 30 aprile 2013

Seguire le proprie passioni

Oggi finalmente ho trovato il tempo per visitare il sito che ha creato il mio carissimo amico Antonio Strollo appassionato di fotografia.
Guardando le sue splendide foto pensavo che ci vuole coraggio a seguire le proprie passioni, coraggio che lui ha avuto.
Da adolescenti siamo costretti a scegliere cosa vogliamo fare da grandi, alcuni hanno già le idee chiare e perseguono il loro disegno con successo e determinazione.
Altri sanno cosa vogliono ma non ci riescono, altri, molti, capiscono cosa vogliono veramente lungo la strada ma sono pochi quelli che in corso d'opera decidono di cambiare rotta per far diventare una loro passione un punto di arrivo.
Spesso questo non succede perché non crediamo abbastanza in noi, non ci concediamo la possibilità di provarci, ci sembra impossibile lasciare un lavoro sicuro per fare cosa poi....mi sembra di sentirle le migliaia di voci interiori e di chi ci circonda che tentano di tarpare le ali dei sogni.
Ma a volte la vita ci aiuta anche quando sembra che ci sta bastonando ed ecco che non avere altre possibilità in un momento di crisi si rivela la migliore possibilità per tirare fuori la nostra vera essenza ed il meglio di noi.
Questo ho visto nelle foto del mio amico, il meglio di lui e il mondo mi è sembrato più vero attraverso i suoi occhi.

lunedì 29 aprile 2013

Voglia di caldo

Arriverà finalmente il caldo? Finirà quest'inverno regalandoci delle belle giornate miti?
Il sole, la luce e la lunghezza delle giornate influenzano lo stile di vita delle persone e il loro umore in modo significativo.
Non è solo una questione di meteoropatia, il sole è la nostra stella, la nostra fonte di energia e tutto gira in torno ad essa oltre che fisicamente, nel moto continuo del nostro pianeta, anche nell'influenza che esso esercita nei comportamenti delle popolazioni.
I paesi in cui sono maggiori le ore di luce le popolazioni sono più portate all'apertura verso gli altri, questo perché la luce e le temperature miti ti portano a trascorrere più tempo all'aperto e a contatto con altri individui.
E' provato che la sola esposizione al sole inneschi la produzione, da parte del nostro corpo, di vitamine che altrimenti dovremmo assumere artificialmente.
Senza la giusta dose del nostro sole non potrebbe esserci vita sulla terra ne animale ne vegetale.
Fin dall'antichità gli uomini riconoscevano l'importanza del sole attribuendogli un simbolismo importantissimo, oggi malgrado la scienza il sole continua ad avere un'importanza fondamentale in tutti i gli ambiti filosofici ed esoterici.
Il sole rappresenta il dio padre, la luce oltre le tenebre che si unisce alla dea madre Terra per dare vita e questo simbolismo antico è molto più vicino alla modernità scentifica di quanto gli scettici non vogliono ammettere.

Oggi in questa giornata di pioggia, troviamo 5 minuti per noi stessi, mettiamoci comodi, chiudiamo gli occhi,  respiriamo lentamente usando la respirazione diaframmatica e visualizziamo un sole caldo che dal centro della fronte si allarga sempre di più fino ad avvolgere tutto il nostro corpo nella sua luce calda, respiriamo la luce e sentiamo il suo calore, lasciamoci andare pre qualche minuto in questa sensazione di benessere e poi quando ci sentiamo pronti, iapriamo gli occhi e godiamoci il resto della giornata, ricaricati grazie al nostro sole.

venerdì 19 aprile 2013

Come produrre la pasta madre

Esistono tanti modi per produrre la pasta madre io vi segnalo questo per farvi scoprire anche questo blog molto ironico ed interessante buona lettura

mercoledì 17 aprile 2013

Acquaticità

Abbiamo iniziato una nuova avventura la scorsa settimana io e il capo stazione (ho deciso di chiamare così d'ora in poi il mio compagno in questo blog), abbiamo portato il piccoletto alla sua prima lezione di acquaticità.
Io sulla balconata munita di macchina fotografica e i due uomini in acqua.
Non abbiamo tirato a sorte per decidere chi di noi dovesse entrare in acqua, il capo stazione è un ex istruttore di nuoto per cui la scelta è stata automatica, e poi mi piace che loro coltivino dei momenti per stare insieme da soli senza di me.
Eravamo molto fiduciosi che al piccoletto sarebbe piaciuto visto che ha sempre adorato l'acqua da quando è nato e se lo metti in una vasca da bagno diventa pazzo, però sapevamo che con i bambini non si può mai dire.
Ha reagito benissimo e in modo molto rilassato, facendo anche una piccola immersione con l'istruttrice.
E' stato emozionante vederlo fare un'altro passo nella sua crescita, con la serenità e sicurezza che sempre lo caratterizza.
Abbiamo deciso come genitori di proporgli delle attività fin da piccolo lasciandolo libero di manifestarci i suoi gusti  e seguendo le sue attitudini personali, senza però stressarci e stressarlo, non condivido la scelta di riempirli di attività fin da piccoli e rimbalzare con loro in giro per la città, si perde il piacere di fare la cosa e le attività diventano un lavoro con una tabella di marcia da seguire.

martedì 2 aprile 2013

Autosvezzamento

Ho letto diversi articoli e post che parlano di auotosvezzamento chiedendomi se potesse essere la cosa giusta, prima d'iniziare lo svezzamento.
Matteo ha mostrato interesse per il cibo fin dai suoi 4 mesi, ti fissava mentre mangiavi e tentava di prendere le cose dai piatti così ho iniziato a fargli leccare la frutta o la verdura per risposta lui si arrabbiava se non glielo lasciavo succhiare in autonomia.
Così abbiamo iniziato lo svezzamento in modo tradizionale, assaggiando tutte le verdure, lui spalancava sempre la bocca e sembrava gradire tutto, hai 6 mesi ha assaggiato anche la pastina con sua somma soddisfazione, poi 10 giorni fa ha avuto il suo primo raffreddore e febbre, da allora non ha voluto più nulla  solo il latte op la pappa lattea, niente verdura, niente carne, nulla di omogenizzato.
Ovviamente assecondo le sue scelte  ma passata la convalescenza questa cosa mi ha mandato in crisi, non ero abituata a vederlo rifiutare il cibo tenendo la bocca sigillata.
Poi, due giorni fa, ho provato ad offrirgli pezzetti piccoli del cibo che mangiavamo noi e ho visto con mia sorpresa che assaggiava tutto volentieri e lì sono tornata a riconsiderare l'autosvezzamento, lasciandogli afferrare quello che vuole dal tavolo e lasciandolo libero di mangiare la sua pappa lattea senza preoccuparmi della cosa, è qualche giorno che andiamo avanti così vedremo come si evolveranno le cose.

Blogstorming: scelte genitoriali e stili di accudimento


Durante la gravidanza ho letto diversi libri e diversi articoli su internet che parlavano di scelte genitoriali e stili di accudimento, libri che parlavano del linguaggio dei bambini e di come comprenderlo e ancora oggi consulto internet per avere supporto e conforto ogni volta che ho qualche dubbio su come affrontare le nuove tappe della crescita del mio piccolo Matteo di 6 mesi e 1/2.
Di tutti i libri che ho letto ho preso le cose che sentivo giuste per me ma di una parola ne ho fatto la nostra bandiera: RISPETTO.
Rispetto per il nostro bambino come essere umano, che non è ancora in grado di manifestarmi con parole i suoi desideri e bisogni ma non per questo deve essere trattato come un bambolotto privo di volontà.
La mia/nostra, a casa condividiamo tutto ciò che riguarda la sua educazione, scelta è di parlare con lui e spiegargli le cose, chiedere il suo parere come farei con qualsiasi adulto e soprattutto ascoltare le sue risposte.
Matteo è un bambino facile, da manuale, ha risposto bene a qualsiasi cosa gli sia stata sottoposta.
Fin da prima della sua nascita avevo i miei pallini primo tra tutti: non si dorme nel lettone e non si tiene il bimbo sempre in braccio, (consapevole che un conto è il dire l'altro il fare).
Il lettone non rappresentava per me un vizio ma la limitazione degli spazzi personali e della coppia, per cui Matteo ha dormito fin da subito nella sua culletta posta accanto al lettone, tolto il primo giorno che ha avuto bisogno del suo tempo per conoscere la sua nuova casa poi finito di allattare lo rimettevo nel suo lettino e dormiva tranquillo a due mesi l'ho trasferito nella sua cameretta e dopo due giorni di riadattamento ora dorme lì sereno.
Ho usato dei trucchetti per farlo adattare, trucchi che con noi hanno funzionato benissimo tratti dal libro "IL linguaggio segreto dei neonati", metterlo nella culla tenendolo in braccio in modo che senta il mio contatto, prenderlo in braccio se piange rassicurandolo ma appena smette rimetterlo giù, mettere il cuscino che usiamo per l'allattamento intorno a lui in modo che lui percepisca uno spazio più ristretto e allo stesso tempo senta il mio odore ecc.
Come dicevo con noi ha funzionato tutto, Matteo è un bambino facile, trovo che coinvolgerlo in tutte le cose sia stata la carta vincente.
Abbiamo cercato di puntare anche sull'INDIPENDENZA, non tenerlo in braccio più del necessario e lasciandolo da solo in cameretta, insegnandogli ad addormentarsi da solo, lui sa che se ha bisogno mi chiama ed arrivo, lui sa che se oggi vuole compagnia per addormentarsi me la chiede e questo avviene. Potete non crederci che lui chiaramente chieda ma lo fa, siamo noi che dobbiamo imparare a capire.
Indipendenza però non vuol dire niente coccole o che non lo prendiamo mai in braccio perché non è così Matteo è coccolatissimo anche perché per me le coccole sono il sale della vita.
Da quando sono mamma ho capito che non esistono manuali pronti all'uso, bisogna sentire dentro qual'è  la cosa giusta per noi, essere onesti con se stessi e non aver paura dei giudizi degli altri se si decide di andare contro corrente e soprattutto ascoltare il proprio bambino, molti credono che i bimbi sono come un panetto di creta da plasmare e che non hanno il loro carattere fin dalla nascita, io sono convinta del contrario, i bimbi nascono già con il loro carattere, il contesto in cui vivono contribuisce alla formazione della loro personalità e può farne bimbi sicuri op insicuri ma se nascono bimbi scontrosi diventeranno adulti scontrosi perché il loro carattere e quello.
Un'altra cosa che per noi è stata importante è che la famiglia già esisteva ed è stato Matteo a inserirsi in essa e non la famiglia che si è plasmata attorno a Matteo.










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