venerdì 30 marzo 2012

Gravidanza Consapevole



Mercoledì sera ho assistito ad una conferenza sulla gravidanza consapevole tenuta da Bianca Buchal, questo è anche il titolo del un suo libro.
Bianca è una splendida signora di 97 anni, ancora brillantissima, che da molti anni si batte, perché cambi totalmente l'approccio della donna ma anche di tutta la società alla gravidanza.
La sua teoria si basa sul concetto che la donna è madre di tutta l'umanita, come tale dovrebbe prendere coscienza del suo compito ed iniziare a formarsi consapevolmente per poterlo svolgere al meglio.
Bianca afferma, comprovato da diversi studi fatti in altre parti del mondo ed in modo indipendente, che una coppia intenzionata ad avere figli dovrebbe iniziare a prepararsi già prima del concepimento, creando un'atmosfera d'amore e complicità che accoglierà il bambino nel modo giusto e poi dovrebbe continuare a preservare questa atmosfera durante tutta la gravidanza, anzi la donna dovrebbe educarsi evitando durante questo periodo di avere pensieri tristi o negativi.
Tutta la società, e in special modo il futuro papà, dovrebbe preservare la donna da qualsiasi trauma, perché ogni emozione negativa può influenzare il feto, creandogli dei traumi e delle ferite che si trascineranno nella sua vita post parto.
Iniziare a vivere la gravidanza consapevole permetterà la venuta al mondo di esseri pervasi d'amore e serenità, che di generazione in generazione contribuiranno a cambiare la nostra società che ormai è caduta in un periodo di decadenza.
Fioriscono in tutto il mondo numerosi studi e ricerche che vanno nella stessa direzione di Bianca, molti professionisti sanitari, iniziano a lasciare il pensiero asettico legato ad una visione meccanica della nascita, in cui il feto è un ammasso di cellule privo d'identità, sentimenti ed emozioni, per aprirsi a questa nuova filosofia, compravata anche da dati ricavati in modo scientifico come ad esempio lo studio portato avanti da un ginecologo francese che ha scoperto che il cuore del feto batte ad una pulsazione diverse se sente la voce della mamma rispetto a voci diverse e queste e numerose altre ricerche stanno iniziando a convincere anche molti scettici, il nostro compito è diffondere questo messaggio e lasciare che il seme cresca dentro le persone per risvegliare più coscienze possibili.
Come futura madre, sto cercando di vivere la mia gravidanza in questa direzione aiutata dal mio compagno,  non è facile preservarsi da qualsiasi trauma quando basta sentire il telegiornale per averne diversi, viviamo in una società e in un momento storico difficile, in cui deve cambiare qualcosa, bisogna entrare in controtendenza altrimenti l'abbruttimento globale ci porterà all'implosione.
Io mi sento fiduciosa, sento che è un momento in cui sempre più persone vogliono cambiare la loro vita e il sistema, per ritrovare valori che erano stati persi e che le nuove generazioni non hanno neanche conosciuto, cercherò di dare il mio contributo per quello che posso.

martedì 20 marzo 2012

Primo giorno di Primavera

L'Equinozio di primavera, Oestara, è il momento sacro in cui luce e tenebre sono in equilibrio ed è anche il momento in cui la Vita riappare sulla terra nella sua pienezza.
L'inverno è finito e la natura come le persone si risvegliano a nuova vita, l'aria inizia a riempiersi di delicati profumi che diventeranno sempre più intensi man mano che ci avvicineremo all'estate.
Passeggiare e rigenerarsi nella natura diventa un'esigenza.
I colori e gli odori riempiono tutto l'essere con un nutrimento capace di arrivare a tutte le cellule del nostro corpo.
Tutto è gioia e anche le persone iniziano a lasciare andare i pensieri e le tensioni dell'inverno per rilassarsi, tutto diventa più leggero, ci riscopriamo innamorati del mondo e più tolleranti.
Lasciamoci andare con fiducia a questa nuova energia e godiamo del piacere di vivere con gli altri siano questi esseri umani piante o fiori, nutriamoci di tutte le bontà che la natura ci regala in questo periodo.


giovedì 15 marzo 2012

Autoproduzioni

Molto persone stanno riscoprendo la bellezza di realizzare le cose con le proprie mani, dopo un lungo periodo di buio in cui la nostra società consumistica ci ha portato a vergognarci, a meno di non essere una nonnina, di saper fare il pane in casa, di lavorare a maglia o ancora di dilettarsi davanti un calderone preparando intrugli vari, siano essi liquori, marmellate o saponi.
Complice la corrente in contro tendenza della decrescita felice e propabilmente anche la crisi ormai non sei più una persona strana e "sfigata" (si usa tanto in questo periodo), se ti diletti in queste passioni.
Sorgono su internet numerosi gruppi in cui si ci scambia consigli per autoprodurre quasi di tutto e youtube fornisce tutorial che ti guidano passo passo in molteplici attività.
Per una sperimentatrice come me questa è la manna io mi diverto a sperimentare tante cose e ora vorrei lanciarmi nella produzione di sapone, visto che sto per diventare mamma mi piacerebbe avere la certezza della genuinità delle cose che uso per la cura della mia persona e del piccolino in arrivo, sono sempre stata molto attenta ad acquistare prodotti sicuri ma poi un pò di tempo fa mi sono imbattuta del blog della regina del sapone e ho iniziato a seguire il gruppo sapone e autoproduzioni.
E leggi che ti leggi mi sono detta, sei un perito chimico a scuola hai già fatto il sapone, si può fare! Certo bisogna usare qualche accortezza in più perchè a casa non si hanno tutti i dispositivi di sicurezza che si hanno in un laboratorio chimico ma con molta accortenza e grazie all'uso dei dispositivi di protezione individuale si può fare.
Le ragazze del gruppo sono fantastiche, alcune hanno in casa distillatori (autoprodotti) e riescono a fare delle cose incredibili come estrarre le essenze usando il garsso, vecchio metodo che si utilizzava già alla fine del '700 per estrarre le essenze dai fiori più delicati, l'avevo visto anni fa nella mia visita alla maison Fragonard di Grasse, un posto incantevole resti innebriato dai profumi.
Il gruppo mi ha consigliato una ricetta molto delicata per cui il tempo di recuperare tutte le materie prime e si parte.

giovedì 8 marzo 2012

Poesia

“I vostri figli non vi appartengono.
Sono i figli dell’appello che la Vita fa a se stessa.
Voi li mettete al mondo ma non li create.
Vivono con voi ma non sono cosa vostra.
Potete donare loro il vostro amore, ma non i vostri pensieri,
poiché essi hanno le loro proprie idee.
Potete dare una dimora ai loro corpi, ma non alle loro anime,
poiché esse abitano nella casa del domani
dove voi non potete entrare, neppure in sogno.
Potete sforzarvi di essere come loro,
ma non tentate di renderli simili a voi,
poiché la vita non torna indietro e non si ferma a ieri.
Voi siete gli archi con i quali i vostri figli
vengono lanciati nel mondo
come frecce viventi.”

Kalil Gibran

Auguri a tutte le donne

martedì 6 marzo 2012

Forno a legna



Da un bel pò di anni mi diletto nella preparazione di pane e pizza lievitati grazie al lievito madre (o pasta acida).
Il lievito madre è il più antico dei metodi di lievitazione, se chiedete alle vostre nonne vi diranno che loro usavano questo sistema, anzi si prestavano tra amiche e parenti il "cresciuto" (in provincia di Napoli si chiamava così), quando dovevano fare il pane e non ne avevano a sufficienza.
Il lievito madre è ottenuto dalla fermentazione naturale di un composto di farina, acqua e zucchero, questo preparato, "madre", viene aggiunto nelle normali preparazioni di pane e pizza e consente la lievitazione senza aggiunta di lievito di birra, ovviamente essendo una fermentazione naturale richiede molto più tempo e pazienza ma le soddisfazioni che si ottengono ti ricompensano di tutto.
Ho sempre proceduto alla cottura delle mie ricette nel normale forno di casa fino a sabato scorso, quando grazie ad una dritta di un'amico ho scorto che nel paese in cui abito l'associazione "Il Filo D'Erba", legata al gruppo Abele, che si occupa della gestione di un vivaio e di una casa famiglia, tutti i sabati accende il suo forno a legna per la cottura del pane e dà la possibiità anche a terzi di portargli l'impasto già lievitato per farlo cuocere insieme al loro.
Per me è stata la realizzazione di un sogno, oltre ad un bel pomeriggio trascorso con questi volontari.
Non posso descrivervi il suo profumo paradisiaco del pane al termine della cottura!!!!!!!!!!!!!!.
Grazie di cuore a queste persone che dedicano il loro tempo per la collettività.

giovedì 1 marzo 2012

Keiki

Una delle mie amate orchidee mi ha regalato due Keiki, il termine Keiki è di origine hawainano e letteralmente vuol dire "quello piccolo" o bambino, si sviluppano dalle gemme dormiente presenti sugli steli o alla base del colletto. 
Generalmente le orchidee producono keiki quando non hanno ricevuto una coltivazione adeguata, le gemme nodali anzichè produrre fiori producono nuove piante, purtroppo il trasloco in una casa più piccola ha fatto si che due delle mie orchidee venissero collocate in una posizione non ottimale per le loro esigenze.
La pianta madre purtroppo è morta spero di riuscire a salvare i bue bimbi, ho rivoluzionato un pò la disposizione delle piante per riuscire a ricavare lo spazio necessario per spostare le piantine in una posizione migliore anche perchè ho dovuto separarle dalla pianta madre in modo prematuro per non far morire anche loro.
Le radici erano lunghe solo 2 cm invece avrei dovuto aspettare che rangiungessero almeno i 4 cm di lunghezza prima di rinvasarle singolarmente come normali orchidee. Va precisato che in alcuni casi il fenomeno della filiazione avviene anche involontariamente.
Teniamo le dita incrociate