domenica 27 ottobre 2013

Berlino


Vi  ho già parlato del mio amico Antonio e di come il trovarsi senza il lavoro alcune volte apra altre porte e poi altre ancora.
Ora, con il coraggio dei nostri giovani che in questo momento non vedono prospettive in Italia, è partito per Berlino con l'idea di andare ad imparare una nuova lingua, per iniziare e poi si vedrà se si aprono nuove prospettive. Del resto tutti dicono che Berlino ora è quello che era Londra una volta.
Le nuove idee, tutto quello che ora è all'avanguardia pare nasca a Berlino in questo momento, toccando a 360° tutti i settori.
Ora partire per un'altro stato sembra normale come lo era per i nostri nonni emigrare. In questo tempo in cui diversi membri bell'ultima generazione della mia famiglia sono sparsi per l'europa, perché lì gli offrivano le possibilità di crescita e studio che cercavano, il fatto che anche un mio caro amico sia partito per Berlino non mi pare una cosa strana ma l'espressione di un'uomo che non si vuole accontentare, che non vuole restare impigliato in questa ragnatela che ci hanno costruito attorno in questa Italia in crisi che non riesce ancora a dire "FOTTITI" e a voltare pagina.
Quasi 13 anni fa quando partii per la vicinissima Omegna, accettando il posto come vincitrice di concorso a molte persone era sembrato strano perché noi eravamo e siamo una generazione che ormai aveva dimenticato cosa voleva dire doversi muovere per lavoro, figli degli 70 siamo diventati adolescenti negli anni del benessere, abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità. =ra ci dicono che siamo la prima generazione dal dopo guerra che avrà meno dei propri genitori e allora l'unica soluzione è fare come hanno fatto all'ora e anzi da prima dall'inizio del secolo scorso ....partire.
Allora partiamo non con le valige di cartone ma con zaini super tecnici sulle spalle e viaggiamo in aereo.
Il Capostazione mi dice spesso che devo arrabbiarmi di più, con la politica, con la nostra società, perché solo la rivoluzione cambierà le cose ma io sono per la rivoluzione alla Ghandi, cerco di sorridere alla vita e mostro la resistenza passiva a questa società, non cedendo a seguire comportamenti che ritengo non affini alla mia etica, perseguo la legalità.
Resistenza passiva a questo ventennio di dominio di mister B e a quello che ha significato, lui è riuscito a tirare fuori dalle persone tutto il marciume che ci poteva essere, ognuno di noi ha in se sia bene che male, lui è riuscito a far venire fuori tutto lo sporco e a corrompere "gli innocenti", ora molti dei nostri giovani pensano che la società così come ce l'ha mostrata lui sia la cosa giusta.
Bisogna mostrare ai nostri figli che un'altro costume è possibile ma questo possiamo farlo solo essendo noi il primo esempio di vita diversa.
E allora forza Antonio e tutti i giovani come lui, sosteniamoli perchè sono quelli che ancora ci credono.
Andate a vedere il suo sito di fotografia è lincato al suo nome e diffondetelo, parlate di lui perchè è bravo , perchè ci crede e perchè merita una possibilità come tutti.





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