Durante le vacanze di Natale mi sono imbattuta per caso nei tutorial di Emma Fassio, e sono rimasta molto colpita dalla velocità con cui lavorava con questa tecnica e da quanto decantava i ferri circolari che ho deciso di comprarne un paio per provarli.
Prima ancora di provare a cimentarmi con la tecnica continentale li ho collaudati lavorando alla vecchia maniera e ne sono rimasta veramente contenta: pratici e cosa non da poco si riesce a lavorare lasciando le spalle rilassate notevole per chi come me ha problemi di cervicale, questo è il risultato dell'esperimento:
Un bel cappellino morbidoso e candido come la neve.
Dopo il collaudo dei ferri ho studiato i tutorial sulla tecnica continentale di cui non avevo mai sentito parlare, e ho scoperto che è usata in tutto il nord Europa, ma pensa io che credevo che tutti lavorassero a maglia nello stesso modo.....
Proprio mentre pensavo che non avrei trovato un corso sull'utilizzo di questa tecnica a Torino (di solito il posto dove organizzano corsi di qualsiasi natura creativa è Milano), vedo apparire sul blog di Emma Fassio (che ormai seguivo), un post in cui presentava un corso di approfondi mento sulla tecnica continentale da tenersi in un negozio di filati a Torino, mi sono catapultata sul sito del negozio e lì ho trovato il corso base tenuto dalla proprietaria del negozio Wool Crossing: la bravissima e dolcissima Federica.
Una bellissima serata tra donne in cui ho appreso la tecnica base che mi consentirà di realizzare il collo della prima fotografia, un modello ideato da Federica.
Questo è il lavoro in essere
Per imparare questa tecnica bisogna resettare completamente il cervello, il filo viene tenuto con la mano sinistra e le maglie dritto e rovescio si fanno tutte in un'altra maniera, ma una volta imparato il meccanismo lavorare è facile e veloce vi consiglio di provare.
Si può volendo imparare dai tutorial ma se trovate un corso base, in due ore uscite di lì che siete capaci.
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